Canada investe nel grano duro

La migliore intonazione dei mercati e la prospettiva di un avvio di campagna con scorte meno ingombranti rispetto alla scorsa stagione – scrive oggi Agrisole – hanno rimesso in moto gli investimenti a grano duro in Canada, frontrunner nel panorama produttivo mondiale. La previsione del ministero dell’Agricoltura di Ottawa, pubblicata nell’Outlook-report di fine gennaio, attesta al 15% la crescita delle superfici, valutando un’estensione di 2,28 milioni di ettari, contro meno di 2 milioni dell’annata trascorsa.

Il raccolto 2020-21 potrebbe anche beneficiare di una resa migliore rispetto a quella della scorsa campagna, un risultato che, se confermato, spingerebbe il raccolto a ridosso dei 6 milioni di tonnellate. Per l’esattezza gli esperti ministeriali pronosticano nel Paese della foglia d’acero una produzione di 5,9 milioni, in crescita del 18 per cento. Anche se le effettive disponibilità di grano duro aumenterebbero di appena l’1%, a soli 6,7 milioni, scontando un dimezzamento degli stock iniziali, stimati attorno alle 850mila tonnellate. L’export non dovrebbe subire particolari scossoni, mantenendosi sui 4,8 milioni di tonnellate e continuando a beneficiare, nella campagna 2020-21, di una moderata pressione dell’offerta mondiale.