Caldo e siccità spingono i prezzi

“L’ondata di caldo in Nord Europa, oltre a creare situazioni dai contorni inediti, sta penalizzando la produzione agricola favorendo così la vera e propria fiammata dei listini delle commodity”: lo scrive Il Sole 24 Ore.

In prima fila la Germania, che ha visto in diverse aree registrare temperature tra i 39 e 40 gradi, ma anche Polonia e parte dell’Europa orientale. Quanto ai mercati, le principali ripercussioni si stanno registrando nel comparto dei cereali con la produzione prevista in calo in tutti i bacini dell’Europa centro orientale.

Il previsto calo dell’offerta ha spinto l’Egitto, primo importatore mondiale di frumento con 12,5 m.ni di tonnellate l’anno, ad anticipare i propri ordinativi nella speranza di riempire i magazzini e dribblare così i rincari che molti osservatori danno ormai per certi.

E gli effetti sui listini non si sono fatti attendere. Ieri sulla piazza di Parigi, benchmark in Europa per il frumento, la quotazione era di quasi 204 euro a tonnellata. Un prezzo che è del 25% superiore all’inizio dell’anno e che sta spingendo i listini ai massimi da tre anni a questa parte.