Ettari a cereali, ulteriore calo

Nonostante un lieve aumento delle superfici a grano tenero, duro e soia, il 2018 vedrà una ulteriore contrazione delle superfici investite a mais da granella. Questo in estrema sintesi quanto emerso dall’incontro del Comitato di coordinamento commerciale di Anb Cop, che lo scorso 6 dicembre ha portato allo stesso tavolo operatori della filiera cerealicola e proteoleaginosa italiani e francesi e dell’industria di trasformazione.

Sul fronte dell’import le previsioni vedono una crescita della dipendenza del nostro Paese e in particolare di mais dall’Est europeo, dove arriverà sempre più offerta, soprattutto da Russia e Ucraina, in quanto stanno aumentando superfici e rese di tenero e mais con un notevole tasso di crescita.

Ampio spazio durante l’incontro è stato dato al grano duro: il raccolto 2017 ha visto rese nella norma e altissimo contenuto proteico, ma gli stock sono ancora abbondanti a causa delle produzioni 2016 molto elevate. Le produzioni 2018 dal bacino del Mediterraneo prevedono un leggero aumento per l’Italia, ma una situazione stabile a livello europeo.

Per l’industria la domanda di grano duro nazionale resterà stabile, così come l’import, verso il quale però Barilla è intenzionata a richiedere partite con assenza di glifosate.