Indice Fao spinto dai cereali

Il “Financial Times” riprende il comunicato della Fao sulla crescita dei prezzi mondiali dei prodotti alimentari “a livelli mai visti dal 2014”, una situazione – scrive – “che fa agitare ulteriormente lo spettro dell’inflazione alimentare e di carestie in un momento in cui la pandemia di covid-19 continua a colpire le economie di tutto il mondo”. I prezzi non sono ancora ai livelli della crisi alimentare del 2007-2008, ma la tendenza è motivo di preoccupazione, secondo gli analisti dell’organizzazione Onu. Lo riporta Agrapress.
“Potrebbe diventare un serio problema per i paesi meno ricchi che dipendono dalle importazioni alimentari”, spiega Abdolreza
Abbassian, economista senior della Fao. I fattori che hanno contribuito alla risalita dei prezzi di cereali e soia dopo diversi anni di declino conseguenti a raccolti abbondanti sono stati da una parte il raccolto inferiore alle attese negli Usa, dall’altra gli acquisti maggiori del consueto della Cina per ricostituire gli stock suinicoli.
05-02-21 agrapress