Fao, cereali aumento record

La Fao ha pubblicato il bollettino di settembre sull’offerta e la domanda mondiale di cereali, aggiornando la propria previsione sulla produzione mondiale e portandola a “2.612 milioni di tonnellate, quasi 7 milioni di tonnellate al di sopra del record registrato nel 2016”. “Le previsioni di settembre sono migliorate a causa delle prospettive di una robusta produzione di frumento nell’unione europea e nella federazione russa e per i previsti ampi raccolti di mais in cina e negli stati uniti”, spiega la Fao, che “prevede ora per il 2017 una produzione cerealicola di 750,1 milioni di tonnellate, di 1.361 milioni di tonnellate di cereali secondari e di 500,7 milioni di tonnellate di riso, dato leggermente inferiore rispetto alla precedente previsione, ma vicino alla produzione record dello scorso anno”.

La Fao prevede inoltre che “le scorte mondiali di cereali per la chiusura delle stagioni produttive raggiungeranno nel 2018 il nuovo livello mai raggiunto di 720,5 milioni di tonnellate. Questo porterebbe lo stock-to-use ratio dei cereali, un indicatore della probabile direzione dei prezzi, al 27%, ben al di sopra del minimo storico del 20% registrato esattamente un decennio fa”.

“Il rapporto è ancora più alto, 34,6%, per il frumento, dovuto a consistenti accumulazioni di inventario in cina e in russia”, precisa l’organizzazione. “Il commercio mondiale dei cereali dovrebbe salire leggermente nel corso dell’anno di commercializzazione e raggiungere i 403 milioni di tonnellate, un nuovo record, guidato da importazioni di granoturco molto più grandi da parte della Cina, dell’Ue e dell’Iran. Mentre la Russia è destinata a consolidare il suo ruolo di più grande esportatore di grano al mondo, si prevede che Argentina e Brasile siano i principali beneficiari dell’espansione prevista nel commercio mondiale di cereali secondari”, conclude la Fao.